Viaggio a Zanzibar, come organizzare il tuo!

Zanzibar è tra le mete più affascinanti in grado di offrire l’attuale panorama vacanziero. L’arcipelago, situato di fronte alle cose della Tanzania, si compone di due isole principali e di diverse isole minori, riuscendo ad offrire, al visitatore, un forte ventaglio di possibilità, tra le aree culturali e legate al patrimonio UNESCO a zone dove la mano dell’uomo non è ancora riuscita a vincere sulla natura. Un viaggio in grado di mescolare anime diverse, in luoghi di cui chiunque finirà per innamorarsi.

La storia del luogo

Culturalmente l’arcipelago è stato per molto tempo il punto d’incontro tra diverse culture, quali quella araba, quella persiana e quella bantu, grazie anche a una attività commerciale che nel tempo la ha legata non solo al mondo arabo del Medio Oriente ma anche alle più lontane India e Cina. Basti pensare che in passato Zanzibar è stato un sultanato, prima di diventare un protettorato britannico, finendo così per assimilare l’influenza di diverse culture.

La principale tradizione culturale dell’arcipelago è legata alla cultura swahili, con la capitale, Stone Town, che reca ancora talmente tante testimonianze da aver portato l’UNESCO a riconoscerne patrimonio il suo centro storico.

Da un punto di vista governativo Zanzibar è oggi una regione semi-autonoma della Tanzania, ma nonostante ciò molte differenze permangono tra le due aree, non solo in virtù della diversa storia che le ha attraversate (dove Zanzibar ha visto una maggiore influenza araba), ma anche a causa della disparità economica, con l’arcipelago maggiormente sviluppato e ricco rispetto al resto del Paese.

Zanzibar – Come raggiungerlo?

Arriviamo così al nostro argomento principale: come organizzare il proprio viaggio a Zanzibar? Andiamo così di pari passo, partendo dal trasporto, chiaramente in aereo. Nonostante sia un arcipelago, Zanzibar offre ai propri visitatori un vero e proprio aeroporto internazionale, vicino alla capitale Stone Town, per cui non ci sarà bisogno di fare particolari scali in Tanzania o simili. Indubbiamente una forte comodità.

Dal punto di vista legale, per entrare nel Paese è necessario un passaporto valido (attenzione, deve essere valido per almeno sei mesi dalla data di partenza verso l’isola) e un visto di entrata e uscita. Tale visto è ottenibile in due modi: contattando l’Ambasciata della Tanzania a Roma (i tempi di rilascio del visto sono di circa tre giorni) o richiedendolo direttamente in aeroporto una volta giunti a Zanzibar. Il costo è di circa 50 dollari per il visto d’ingresso e di circa 50 dollari per il visto d’uscita (un totale di circa 90 euro con l’attuale cambio per noi europei).

Il consiglio è ovviamente quello di avere il visto già pronto alla partenza, contattando per tempo l’Ambasciata: gli imprevisti non piacciono a nessuno!

Quando partire?

L’arcipelago, a cavallo dell’Equatore (solo sei gradi a Sud di esso) e parte dell’Oceano Indiano, ha delle forti differenze a seconda dei periodi dell’anno, rendendo obbligatoria una scelta ponderata.

Il periodo migliore è quello che va da giugno a ottobre, in cui la zona ha un clima secco e fresco, ideale per non soffrire l’eccessivo caldo che si presenta tra dicembre e febbraio. L’ideale è muoversi tra questi due periodi dell’anno, dove può fare la differenza anche il proprio gusto personale. Attenzione perché tra di loro troviamo novembre, una vera e propria piccola stagione delle piogge, dove piove tendenzialmente ogni giorno, seppur non in maniera continuativa. Ovviamente a questo punto è consigliabile stare attenti anche ai giorni limite, come la conclusione di ottobre e l’inizio di dicembre.

Da marzo a maggio troviamo una stagione delle piogge più lunga, seppur in maniera meno concentrata: potrebbe piovere per giorni come potrebbe esserci il sole per una settimana intera. La differenza qua la fa ovviamente la fortuna, per cui, se avete modo di andare in un altro periodo, è decisamente più consigliabile, considerando la lunga stagione secca di cui abbiamo parlato poche righe fa.

L’alloggio

Come potrete già immaginare, Zanzibar offre i più diversi alloggi per i turisti, da bungalow immersi nella natura, a incredibili resort, a sistemazioni più convenzionali. Il gusto personale, in questo caso, la fa da padrone. In questo paragrafo parleremo delle possibilità di alloggio nell’isola principale, quella che molti chiamano Zanzibar, ma il cui vero nome è Unguja (che ospita, appunto, la capitale e l’aeroporto internazionale).

La differenza nella scelta dipende anche dalla zona in cui deciderete di alloggiare.

La costa nord è quella maggiormente interessata dalla presenza di resort internazionali, rappresentando quindi il turismo di lusso sull’isola. In quest’area l’effetto delle maree (che può far ritirare il mare per centinaia di metri) è molto ma molto basso, altro motivo per cui è la zona più indicata per viaggi di lusso.

La costa est, più interessata dal fenomeno delle maree, ha comunque una buona concentrazione di resort e hotel. Le maree provocano panorami fantastici, mentre la zona si presta facilmente a essere ritrovo per il surf, il kite surf e il wind surf.

La costa sud è meno frequentata dai turisti, anche a causa del vento che spesso soffia molto forte in quest’area. Interessante per chi vuole allontanarsi dai classici ritrovi per i vacanzieri, esplorando l’interno dell’isola e le sue foreste.

La costa ovest è quella meno sviluppata dal punto di vista turistico, anche a causa dell’assenza di spiagge per la costa fortemente rocciosa. Un’area comunque interessante per il lato culturale, poiché è dove si trova la capitale Stone Town.

Innamorarsi

Come visto Zanzibar offre al turista tante variabili, sia nella scelta delle stagioni che delle zone in cui alloggiare e da visitare, per un viaggio da ragionare, con un’unica certezza: quella di incontrare un mondo diverso, lontano, e in grado di far provare quello che tanti chiamano “mal d’Africa”, l’amore per una terra a cui voler tornare.

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