Napoli è una città meravigliosa, conosciuta in tutto il mondo non solo per la sua affascinante bellezza, ma anche per il suo patrimonio storico, culturale e artistico. Una città dalle qualità che raramente si incontrano in altri luoghi e che quasi mai si possono trovare così intensamente concentrate tutte insieme in un’unica città. In più, quando si parla di Napoli si usa spesso l’espressione “vedi Napoli e poi muori“.

Ma da dove deriva questo curioso e controverso modo di dire e qual è il collegamento tra Napoli e Goethe? Continua a leggere per scoprirlo e segui ecodimilano.com per conoscere tante curiosità sui più bei luoghi dove trascorrere le tue vacanze.

Visitare Napoli: una storia lunga una vita

Come detto, Napoli è sempre stata meta di intensi scambi, non solo turistici. Già nell’antichità infatti, costituiva uno dei più importanti insediamenti dell’uomo, centro di scambi, commerci e cultura. Nel corso dei secoli la città partenopea non ha perso il suo ruolo, tutt’altro: lo ha arricchito ospitando alcune delle più brillanti menti delle varie epoche.

In particolare, tra il XVIII e il XIX secolo Napoli, come molte altre città italiane, furono meta dei cosiddetti viaggi di formazione, che vedevano intellettuali e letterati dell’aristocrazia europea lasciare la loro terra d’origine per visitare i luoghi in cui è nata la cultura classica. Tra questi illustri personaggi ci fu anche Johann Wolfgang von Goethe, poeta, scrittore e drammaturgo di origine tedesche, nonché uno dei più grandi nomi della cultura tedesca ed europea.

Vedi Napoli e poi muori: la citazione di Goethe

Reduce da delusioni sia nella vita privata (con il rifiuto da parte della sua amata, già sposata con un ufficiale) e professionale (con un impiego insoddisfacente a Weimar), un trentasettenne Goethe decide di intraprendere il Grand Tour in Italia, alla scoperta non solo dei luoghi già visitati dal padre, ma dell’immenso patrimonio culturale e paesaggistico italiano.

E fu proprio l’influenza del padre e dei suoi racconti, in particolare quelli relativi alla città di Napoli, a ispirargli la celebra frase “Siehe Neapel und stirb“, tradotta poi con “vedi Napoli e poi muori“.

Il poeta tedesco non solo era rimasto folgorato dalla bellezza e dalla ricchezza culturale e umana di Napoli e della sua gente, ma allo stesso tempo portava con sé il ricordo delle parole del padre, che allo stesso modo tanto aveva amato la città della sirena Partenope.

Un ambiente, una mentalità e un modo di vivere totalmente differente da quello cui era abituato, ma che subito gli entrarono nel cuore e lo cambiarono per sempre, come affermò lui stesso.

Ed è proprio questo il senso della frase “vedi Napoli e poi muori“: dopo aver assaporato l’essenza di questa città dalle mille sfaccettature una parte di Goethe quasi morì, soppiantata dalla consapevolezza che nessun altro posto al mondo gli avrebbe provocato le medesime sensazioni. Goethe, una volta rientrato in patria, descrisse infatti il suo viaggio in Italia come una vera e propria rinascita, un’esperienza che tutti dovrebbero sperimentare almeno una volta nella vita.